I ricercatori hanno appurato da alcuni anni che oltre alla luce ultravioletta, anche la cosiddetta luce blu può danneggiare la retina umana e quindi la vista.
La luce blu è la radiazione elettromagnetica nello spettro visibile compresa tra i 380 e i 500 nm. Purtroppo molti dispositivi in commercio emettono una quantità incredibile di luce blu. In particolare gli schermi di smartphone, tablet e PC. Anche, comunque, il cielo azzurro in una giornata molto luminosa è una grande fonte di luce blu.
I danni indotti dalla luce blu sulla retina possono variare da persona a persona, in base alla propria suscettibilità e soprattutto in base al proprio patrimonio genetico. I danni possono anche non riguardare la retina: è infatti appurato che grandi quantità di luce blu possono alterare il ritmo sonno-veglia.
Ma come è possibile proteggersi?
E' possibile proteggersi tramite dei filtri luce blu. I filtri possono essere sia dei dispositivi fisici che alterano la radiazione visibile riducendo la componente blu tramite riflessione, oppure degli strumenti software.
Oggi è sempre possibile infatti, quando si acquistano degli occhiali da vista, chiedere il trattamento luce blu nelle lenti. Tale trattamento dona alle lenti un colore leggermente giallognolo e permette di schermare buona parte della luce blu.
Esistono comunque anche strumenti software che alterano la gamma cromatica degli schermi in modo tale da ridurre e filtrare la dannosa luce blu. Sempre maggiormente direttamente i sistemi operativi forniscono di base questa funzionalità. E' il caso di Windows 10 con la funzione chiamata Luce Notturna.
Ed è il caso fortunatamente di Android che permette nelle sue ultime versioni di filtrare la luce blu tramite la protezione Filtro Luce Blu dal menù di sistema in alto.
Ad ogni modo se il proprio sistema operativo non è dotato di un filtro luce blu, vi consigliamo l'app per Android Filtro Luce Blu.
Ecco il badge per lo scaricamento dal Play Store, l'app è gratuita.
La luce blu è la radiazione elettromagnetica nello spettro visibile compresa tra i 380 e i 500 nm. Purtroppo molti dispositivi in commercio emettono una quantità incredibile di luce blu. In particolare gli schermi di smartphone, tablet e PC. Anche, comunque, il cielo azzurro in una giornata molto luminosa è una grande fonte di luce blu.
I danni indotti dalla luce blu sulla retina possono variare da persona a persona, in base alla propria suscettibilità e soprattutto in base al proprio patrimonio genetico. I danni possono anche non riguardare la retina: è infatti appurato che grandi quantità di luce blu possono alterare il ritmo sonno-veglia.
Ma come è possibile proteggersi?
E' possibile proteggersi tramite dei filtri luce blu. I filtri possono essere sia dei dispositivi fisici che alterano la radiazione visibile riducendo la componente blu tramite riflessione, oppure degli strumenti software.
Oggi è sempre possibile infatti, quando si acquistano degli occhiali da vista, chiedere il trattamento luce blu nelle lenti. Tale trattamento dona alle lenti un colore leggermente giallognolo e permette di schermare buona parte della luce blu.
Esistono comunque anche strumenti software che alterano la gamma cromatica degli schermi in modo tale da ridurre e filtrare la dannosa luce blu. Sempre maggiormente direttamente i sistemi operativi forniscono di base questa funzionalità. E' il caso di Windows 10 con la funzione chiamata Luce Notturna.
Ed è il caso fortunatamente di Android che permette nelle sue ultime versioni di filtrare la luce blu tramite la protezione Filtro Luce Blu dal menù di sistema in alto.
Ad ogni modo se il proprio sistema operativo non è dotato di un filtro luce blu, vi consigliamo l'app per Android Filtro Luce Blu.
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